La rosacea è una dermatosi cronica benigna molto comune che colpisce molte persone. Si stima che interessi almeno 45 milioni di persone circa nel mondo.
Il picco di età all’esordio è compreso fra i 35 e i 45 anni, sebbene possa comparire fra i 20 e i 60 anni.
Le donne sono colpite più frequentemente degli uomini, anche se le forme più severe, come il rinofima, colpiscono prevalentemente gli uomini. Le persone di pelle chiara e le popolazioni di origine Celtica o scandinava sono interessate più frequentemente.
Frequentemente altri consanguinei ne sono affetti. Le donne sono colpite più frequentemente, ma gli uomini vanno incontro alle forme più severe.
La rosacea interessa il viso (prevalentemente guance e dorso del naso). Generalmente esordisce con transitorie vampate di rossore al viso, provocate da fattori scatenanti. Col tempo l’eritema diviene persistente e può essere accompagnato da teleangectasie (cioè piccoli vasi perennemente dilatati). In altri casi sono presenti papule e pustole, espressione di infiammazione cronica. Vi è anche una forma caratterizzata da pelle ispessita e pori dilatati, che colpisce prevalentemente il naso, detta rinofima e una forma ad interessamento oculare, caratterizzata da occhi arrossati, sensazione di corpo estraneo, bruciore. I segni secondari comprendono pelle sensibile caratterizzata da bruciore, sensazione puntoria, dolore o prurito. La pelle può essere secca e desquamante, ponendosi in diagnosi differenziale con la dermatite seborroica. Talvolta possono essere presenti placche infiltrate ed edema.
I sintomi variano da caso a caso.
Il decorso della malattia è tipicamente cronico con periodi di remissione e recidive.
Tra i fattori predisponenti rientra la tendenza ad arrossire facilmente in conseguenza a stimoli emotivi (eccitazione, ansia, paura), esterni (caldo, freddo, luce solare, sforzi fisici) o fisiologici (digestione, ingestione di cibi piccanti, assunzione di bevande alcoliche, vampate della menopausa). Anche gli ormoni sembrano avere un’influenza negativa su questo tipo di acne, spesso aggravata dall’assunzione di contraccettivi o dall’avvicinarsi del periodo premenopausale.
FISIOPATOLOGIA DELLA ROSACEA
Molti fattori sono coinvolti nella fisiopatologia della rosacea, ma ancora poco conosciuti nel loro ruolo patogenetico. Vi è una predisposizione genetica perché fino a un terzo dei pazienti hanno una storia familiare di rosacea, e le popolazioni di origine Celtica sono particolarmente predisposte a questa malattia, tuttavia non sono stati individuati i geni specifici. Vi sono fattori scatenanti come i cibi piccanti, l’alcol, l’esercizio fisico, lo stress, il vino rosso, il caldo e il freddo.
TRATTAMENTO
L’eziologia della rosacea rimane un mistero e quindi rappresenta una sfida frustrante per il paziente e per il medico. Oltre al disagio estetico e alle sensazioni soggettive fastidiose, la malattia, se non trattata, può portare ad alterazioni permanenti sotto forma di ipertrofia dei tessuti molli del viso (rinofima), a disturbi oculari fino all’alterazione della visione per danni corneali, e anche a severi disturbi mentali come la depressione. Quindi una diagnosi tempestiva e la pronta somministrazione di una adeguata terapia sono imperative.
Attualmente non esiste una cura definitiva e il trattamento mira a ridurre i sintomi e a evitare la progressione verso alterazioni più severe. I sottotipi 1 e 2 sono spesso trattati con agenti topici, mentre i sottotipi 3 e 4 richiedono terapie più intensive, come gli antibiotici per via generale e talvolta la chirurgia. Il laser può essere necessario per la riduzione della componente vascolare.
STRATEGIE TERAPEUTICHE
La rosacea che si manifesta prevalentemente con le vampate di rossore è difficile da trattare, ma la condizione può migliorare col trattamento delle altre condizioni associate ed evitando fattori irritanti e scatenanti.
Le alterazioni infiammatorie della pelle, come papule e pustole, rispondono bene alla terapia medica e guariscono senza cicatrice. Le teleangectasie e il rinofima spesso richiedono trattamento laser o chirurgico.
La rosacea oculare abitualmente è lieve e risponde bene all’igiene delle palpebre, alle lacrime artificiali, agli antibiotici topici o sistemici, ma i pazienti con disturbi oculari persistenti o severi vanno inviati all’oculista.
Tutti i pazienti devono essere informati su:
a) Protezione dalle influenze climatiche (sia caldo che freddo)
b) Evitare i fattori che scatenano o esacerbano le vampate di rossore o che possono irritare la pelle sensibile
c) Cure appropriate della cute del viso
d) Strategia per mantenere le remissioni, quando le condizioni migliorano.
A cura del Dott. Roberto Bacchilega.