Chi soffre di allergie al polline ha il sistema immunitario che scambia come pericolosi questi corpuscoli presenti nell’aria che per i non allergici sono del tutto innocui.

I sintomi più frequenti sono: arrossamento degli occhi, bruciore, provare fastidio alla luce del sole e lacrimazione. Per non parlare del classico fenomeno della “goccia al naso”, associata a frequenti starnuti e naso chiuso. Nelle situazioni più fastidiose le allergie interessano, non solo le prime vie respiratorie, ma nella metà dei casi anche i polmoni. La tosse insistente, soprattutto notturna e durante l’attività fisica, sono indicatori e premonitori di affanno respiratorio e attacco di asma bronchiale. Il sonno notturno spesso è disturbato e quindi di giorno si accusano sonnolenza e stanchezza. Circa il 25% di chi soffre di allergie ai pollini a volte deve fare i conti anche con un altro problema: l’allergia a frutta e verdura, lamenta bruciore al palato, gonfiore alle labbra e, in casi limite, può incorrere in shock anafilattico se mangia alcuni di questi cibi. Questo accade perché le proteine di alcuni vegetali hanno una struttura chimica molto simile a quella dei pollini. Per esempio nella allergia al polline delle graminacee si può avere allergia al kiwi, pesche, ciliegie ed albicocche. Nella nostra zona il frutto più “pericoloso” è la pesca.

L’area geografica della Romagna presenta una grande variabilità di clima, quindi di piante allergizzanti. Il carpino, il nocciolo e la betulla abbondano sul nostro Appennino e gli abitanti della zona risentono soprattutto di questi pollini. Nelle nostre colline vediamo sempre di più alberi di olivo. In pianura l’allergene pollinico principale è rappresentato dalle graminacee. Nella zona costiera fa la comparsa il cipresso, la parietaria e soprattutto la spora di una muffa denominata alternaria.

Alcuni consigli pratici: Il paziente affetto da allergia al polline non ha tante possibilità di sfuggirne il contatto poiché si tratta di “polvere” non visibile ad occhio nudo.  La massima concentrazione del polline nell’aria è soprattutto al mattino, perché il polline si libera dai fiori quando c’è sole e vento. Quindi nei giorni soleggiati e ventosi, soprattutto al mattino evitare attività esterne se non strettamente necessarie, se costretti a lavori esterni può essere utile proteggere gli occhi con occhiali da sole ampi e coprenti eventualmente indossare anche una mascherina. I luoghi dove l’erba è stata tagliata di recente sono particolarmente a rischio, non tagliare l’erba dei prati delle scuole durante le lezioni.   All’arrivo   in casa è bene togliersi i vestiti e riporli in ambiente chiuso, fare docce per togliere   i pollini depositati sul corpo e sui capelli. Per impedire che anche l’ambiente domestico e le aule scolastiche siano contaminate da polline occorre non   fare aria corrente e soprattutto aprire le finestre solo nelle ore notturne. Anche   gli animali domestici, con molto pelo, possono veicolare in casa del polline quando provengono dall’esterno.

La pioggia pulisce l’aria da queste particelle. In auto tenere i finestrini chiusi ed i filtri per il riciclo dell’aria ben puliti. Particolare attenzione meritano i filtri dei condizionatori per interni. Informarsi sulla presenza di polline nelle zone prescelte per le vacanze e scegliere in generale  luoghi di mare.  In spiaggia non ci sono pollini poiché  il vento che di giorno  proviene sempre  dal  mare (  brezza di  mare) non porta pollini. Per chi è allergico al polline di parietaria scelga per le vacanze zone sopra i 1000 metri perché là non vive questa pianta. Quando i sintomi sono intensi è prudente non praticare  sport all’aperto ma scegliere palestre e  piscine.

La  cura Un primo intervento curativo è  il  lavaggio del  naso  e degli occhi con soluzione fisiologica,  è efficace  nell’allontanare i pollini  depositati durante la giornata e  migliorare i  sintomi. Il passo successivo è l’uso di antistaminici somministrati sia per bocca sia spruzzati direttamente nel naso. Per difficoltà di respiro ed asma ci sono farmaci inalati molto efficaci.  Poi c’è la possibilità di un vaccino per migliorare i sintomi negli anni futuri poiché la pollinosi presente a primavera ricade per decenni prima di migliorare spontaneamente. Le cure mediche disponibili sono efficaci e senza effetti collaterali quando iniziate precocemente e tarate sul paziente.  E’ sconsigliato il “fai da te” perché alcuni prodotti “da banco” hanno spesso più effetti collaterali di quelli che necessitano di prescrizione medica.

La Diagnosi. Per capire a cosa  si è allergici   ci sono le  prove  allergiche  (Prick),  queste si possono fare ad ogni età e in ogni stagione , la risposta è immediata  e vengono fatte  in occasione di visita  allergologica. Si tratta di praticare piccoli graffietti sulla pelle dell’avambraccio ed aspettare una immediata reazione tipo puntura di zanzara in caso di reazione allergica positiva.

Dott. Giuseppe Timoncini

Allergologo