Negli ultimi 15 anni le news in chirurgia protesica ortopedica sono state molte.

L’introduzione della ceramica Delta nelle artroprotesi di anca, anche se già utilizzata da qualche anno, fa si che la frizione tra le superfici articolari in ceramica produca un’usura tra le componenti praticamente pari a zero, garantendo una sopravvivenza quasi a vita dell’impianto, una novità realmente vantaggiosa per il paziente.

Parimenti alla ceramica Delta nelle protesi d’anca, per le protesi di ginocchio oggi si usano dei biomateriali particolarmente  innovativi, ad esempio lo Xinium che è una sorta di ceramica che garantisce, quando accoppiato con polietilene altamente reticolati, un’usura praticamente inesistente della protesi.

Inoltre l’introduzione delle tecniche mini invasive che, previa selezione accurata dei pazienti, è molto vantaggiosa in ambito chirurgico proprio per le resezioni e i distacchi limitati delle masse muscolari (se non addirittura nulli),  porta ad una conseguente rapidità di mobilizzazione e ripresa funzionale da parte del paziente.

L’utilizzo di anestesia locale in ambito protesico, aiuta nella gestione del dolore soprattutto nella fase post operatoria e quindi ad un ulteriore vantaggio. Oggi i pazienti operati di protesi d’anca e di protesi di ginocchio, con le attuali tecniche anestesiologiche, sono praticamente liberi dal dolore già dai primi giorni dall’intervento e successivamente il dolore viene gestito con farmaci per garantire una rapida ripresa funzionale.

Concludendo questa mia chiacchierata va sicuramente detto che: l’introduzione di materiali innovativi e l’introduzione di tecniche chirurgiche sempre più raffinate sono un vantaggio e sono delle novità, ma fondamentalmente il buon lavoro di squadra è il valore aggiunto e fondamentale.

Dott. Massimo De Zerbi
Ortopedico