Il melanoma è un tumore maligno che può insorgere su cute sana o da un nevo melanocitico preesistente.
Il rischio di sviluppare melanoma è correlato a fattori genetici, ossia alla predisposizione individuale e al numero complessivo dei nevi melanocitici presenti sulla cute, ma anche a fattori ambientali, in particolare all’esposizione alle radiazioni ultraviolette e alle scottature solari. Il melanoma, diversamente dai tumori di altri distretti corporei, può insorgere in età giovanile e seppure eccezionalmente, anche nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza.
La prognosi del melanoma è correlata allo stadio del tumore, in particolare dallo spessore all’interno della cute, dalla presenza di ulcerazione e di mitosi e dalla eventuale metastatizzazione linfonodale o a organi localizzati a distanza rispetto alla sede di origine.
Ne deriva che la diagnosi precoce di melanoma, vale a dire in stadio iniziale, determina una migliore prognosi e consente, nella gran parte dei casi, la guarigione completa del paziente con la sola asportazione chirurgica del melanoma stesso.
Al contrario, la diagnosi tardiva aumenta il rischio che il tumore abbia raggiunto un maggiore spessore o, addirittura, che abbia metastatizzato a distanza, mettendo a rischio la sopravvivenza del soggetto. L’incidenza del melanoma in Italia allo stato attuale è di circa 13 casi annui su 100.000 abitanti, con un progressivo aumento delle diagnosi.
Dott.ssa Minghetti