Il dentista è lo specialista che gli italiani visitano con maggiore frequenza; poiché vi è una stretta relazione fra le malattie che colpiscono il cavo orale, le parodontiti, le malattie che interessano la gengiva e l’osso di supporto dei denti e il diabete, è fondamentale che i dentisti diventino parte attiva nella prevenzione di questa malattia che ha caratteri epidemici.
Sono molteplici le evidenze che dimostrano come il diabete possa favorire l’insorgenza, la progressione e la gravità delle parodontiti.
E’ stato inoltre ipotizzato che la relazione diabete-malattia della bocca possa esistere anche in direzione opposta, ovvero come una parodontite cronica e grave possa influire sul diabete e peggiorarne l’andamento glicemico.
Di conseguenza, è fondamentale includere nella cura globale dei pazienti diabetici anche la gestione della malattia parodontale. In conclusione, dato che la parodontite in pazienti con diabete non controllato può portare a complicanze, è necessario che dentisti e igienisti dentali siano coinvolti nel trattamento dei pazienti diabetici insieme a diabetologi, nutrizionisti e medici per completare l’approccio multidisciplinare per una moderna gestione del paziente. In questo contesto, gli specialisti del settore dentale non devono limitarsi alla cura delle malattie del cavo orale, ma anche informare i pazienti sull’importanza dell’alimentazione, della riduzione del peso corporeo e dell’attività fisica. Inoltre, devono rivestire un ruolo specifico nell’identificare i pazienti a rischio di diabete, in quanto il consiglio del dentista di recarsi da un medico offre un’ulteriore opportunità di contribuire alla diagnosi precoce e al conseguente trattamento immediato.
Le persone con diabete sono incoraggiate a controllare la salute della loro bocca e a chiedere al proprio dentista di aderire e partecipare a questo importante progetto di prevenzione