Il lattosio è uno zucchero del latte e diversamente da quello che si pensa non si trova in tutti i prodotti latto-caseari. Il lattosio per essere digerito, necessita di un enzima chiamato lattasi che generalmente è presente alla nascita, la sua funzione è quella di trasformare il lattosio in glucosio e galattosio.
Quando il lattosio non digerito arriva al colon incontra batteri che lo metabolizzano producendo acidi grassi e vari gas tra i quali l’idrogeno. Questo gas passa al sangue e ai polmoni (breath test) creando nell’intestino un aumento di acqua per effetto osmotico che genera: diarrea, crampi, meteorismo, causando malattie più o meno serie. E’ pur vero che anche chi non produce la lattasi non sempre non digerisce il lattosio, perché il suo consumo giornaliero può selezionare una flora batterica intestinale capace di rendere innocui gli effetti collaterali della sua assunzione.
Eliminare il lattosio dalla dieta non in realtà così semplice come può sembrare. E’ necessario leggere con attenzione le etichette perché il lattosio può essere sotto forma di additivo alimentare ad esempio: E270 acido lattico, E325, E326, E327, E328, E329 regolatori di acidità, E481, E482, E483 addensanti, E585 lattato ferroso e il E966 lattilolo. I formaggi a pasta dura o extra dura (stagionatura superiore a 30 mesi) sono lactose free. Lo yogurt se naturale e non aromatizzato è tollerato perché i batteri presenti digeriscono il lattosio. In commercio negli ultimi anni ci sono linee di prodotti dietetici che escludono anche tracce di lattosio.
Dott.ssa Margherita Minguzzi