Negli ultimi decenni le malattie allergiche sono diventate sempre più diffuse e possono manifestarsi a qualsiasi età.
I fattori principali che favoriscono lo sviluppo di queste malattie sono due: la predisposizione ereditaria e l’ambiente in cui viviamo.
Perché l’ambiente in cui viviamo favorisce l’insorgere di queste malattie?
Oltre all’esposizione alle “classiche” sostanze più allergizzanti come acari della polvere, pollini, animali, muffe ed alcuni alimenti, il cambiamento delle abitudini alimentari e le mutate condizioni ambientali, come l’esposizione alle maggiori fonti di inquinamento e al fumo passivo, hanno svolto un ruolo importante.
Secondo le indagini che vengono condotte periodicamente da istituti di ricerca epidemiologici, le malattie allergiche più comuni e frequenti nei bambini sono:
- la rinite allergica;
- l’asma;
- la congiuntivite allergica;
- la dermatite atopica;
- l’allergia alimentare.
- l’ anafilassi
Come si effettua una corretta diagnosi di allergia?
La cosa più importante è conoscere la storia della malattia e i disturbi del bambini che i genitori devono riferire al pediatra di base o allo specialista.
In base a questi sintomi si visita il bambino per vedere qual è l’organo più interessato, com’è messo il naso, com’è il respiro e com’è la pelle.
Inoltre, per poter individuare gli eventuali allergeni responsabili dei sintomi presentati si eseguono dei test specifici.
Cosa è l’allergene e come funzionano i test diagnostici?
L’allergene è la sostanza che determina i disturbi nei bambini e negli adulti: possono essere allergeni respiratori (acari polvere, pollini, animali, muffe aerodisperse) e/o allergeni alimentari (latte, uovo, grano, frutta secca… )
Per quanto riguarda le allergie respiratorie ed alimentari, si può eseguire un test cutaneo (prick test). In questo caso la risposta è immediata entro 10 minuti.
Ci sono anche altri tipi di test, come quello tramite l’analisi del sangue, ma in genere si fa dopo aver eseguito quello cutaneo.
Nel test del sangue, si vanno a ricercare particolari anticorpi chiamati “IgE”, specifici verso i vari allergeni respiratori e alimentari
Per quanto riguarda la diagnosi di allergia alimentare i test cutanei o gli esami del sangue danno un primo orientamento, ma è importante eseguire una prova di eliminazione dell’ alimento sospetto per alcune settimane per poi reintrodurlo sotto osservazione dello specialista per verificare se scatena gli stessi sintomi (test di provocazione)
Importante per chi soffre di asma è eseguire la spirometria, che valuta la funzionalità respiratoria e che si può già eseguire a cominciare dall’età di 5-6 anni
Qual è la terapia nelle malattie allergiche?
Individuate quali sono le cause, la cosa più importante è l’allontanamento dell’allergene e il controllo dei fattori ambientali.
È molto importante l’educazione del bambino e della famiglia per cercare di evitare l’esposizione ai fattori irritanti e agli allergeni che determinano sintomi respiratori, cutanei o gastrointestinali
Spesso è necessario assumere farmaci specifici in base ai sintomi presentati e alla loro gravità. Altrettanto importante è dare delle istruzioni su come assumere correttamente i medicinali.
Per alcuni soggetti e per alcune malattie si prende in considerazione il vaccino, cioè l’immunoterapia allergene specifica per indurre la tolleranza verso quel particolare allergene, migliorando i sintomi e riducendo l’utilizzo dei farmaci
L’approccio è quindi globale e prevede una collaborazione stretta tra il bambino, la famiglia, il pediatra di famiglia, la scuola e il centro specialistico dove si effettua l’iter diagnostico.Un’ultima cosa: è importante effettuare dei controlli periodici per valutare se il programma terapeutico o la profilassi ambientale ha dato buoni risultati (cioè i sintomi sono sotto controllo o bisogna cambiare il piano terapeutico).
Dott. Leonardo Loroni
Pediatra