La storia naturale delle malattie allergiche spesso è un cammino che inizia da bambini con sintomi che possono comparire nella primissima infanzia e persistere per anni o decenni, o mostrare la tendenza a remissione spontanea con l’età.
Nei primi anni di vita sono più frequenti le allergie alimentari e la dermatite atopica, mentre nelle età successive generalmente si manifestano rinite, congiuntivite e l’asma.
È ben noto che gli allergici sono a rischio di sviluppare sempre più allergie nel corso della vita ed i sintomi sono presenti isolatamente o in combinazione.
L’allergia è quindi una condizione in cui il sistema immunitario riconosce una sostanza estranea normalmente innocua (l’allergene), come se fosse un agente aggressivo da cui difendersi energicamente scatenando una violenta reazione infiammatoria.
Nei bambini le allergie causano sintomi ed infiammazione a carico di differenti organi ed apparati:
- Il polmone (asma);
- Il naso (rinite)
- Gli occhi (congiuntivite)
- La pelle (eczema, orticaria, angioedema);
- L’apparato gastroenterico (edema labiale, prurito orale, vomito, diarrea)
- Più organi ed apparati contemporaneamente (reazione anafilattica)
Quali sono le forme allergiche più comuni?
L’allergia può comparire ad ogni età, anche nel primo anno di vita ed è proprio influenzata dalla predisposizione genetica.
La prevalenza delle malattie allergiche è in costante aumento negli ultimi 20 anni con frequenza che varia nei vari paesi.
In Italia dagli studi sui disturbi respiratori nell’infanzia e l’ambiente (SIDRIA 1 e 2) è emerso che:
– La rinite allergica: colpisce 15-20 bambini su 100
– La congiuntivite allergica: colpisce 15-20 bambini su 100
– L’asma: colpisce 9-10 bambini su 100
– L’eczema o dermatite atopica: colpisce 8-10 bambini su 100
– L’allergia alimentare nelle sue varie forme: colpisce 5-8 bambini su 100 al di sotto dei 3 anni e diminuisce nelle età successive per interessare 3-4 adulti su 100
Cosa sono la rinite e la congiuntivite allergica?
L’infiammazione della mucosa nasale causa: prurito, starnuti, scolo nasale acquoso e sensazione di naso chiuso; ci si strofina ossessivamente il naso (il cosiddetto “saluto allergico”), in questo caso parliamo di rinite allergica.
La congiuntivite allergica, spesso associata alla rinite (oculorinite), consiste in un’infiammazione dell’occhio che appare arrossato, lacrima e si avverte la sensazione di avere “sabbia negli occhi”; il prurito è tanto intenso che il bambino continua a strofinarsi gli occhi con le mani peggiorando ulteriormente l’infiammazione.
La rinite, la congiuntivite e l’asma possono essere perenni o stagionali a seconda che sia causata da un allergene presente tutto l’anno (acari polvere domestica, muffa alternaria) o soltanto in determinati periodi dell’anno in primavera e/o estate (pollini graminacee, alberi, parietaria, ecc).
Che cos’è l’asma?
L’asma è una malattia infiammatoria persistente dei bronchi, caratterizzata da respiro faticoso e sibilante. È di difficile diagnosi prima dei 3-5 anni di età in quanto il respiro sibilante è frequente nella prima infanzia anche nei bambini non allergici, dipende infatti dal diametro molto piccolo dei bronchi ed è scatenata prevalentemente da infezioni virali respiratorie.
Se gli episodi di ostruzione bronchiale con sibili espiratori continuano o iniziano dopo i 3-5 anni di età, si può parlare di una vera e propria asma bronchiale che, nella grande maggioranza dei casi, è di origine allergica.
Può anche iniziare con tosse secca e stizzosa ma, aggravandosi, si fa evidente lo spasmo dei bronchi e si avvertono fischi e sibili. Il bambino avverte difficoltà respiratoria, è agitato, il respiro si fa affannoso e, se l’ostruzione è molto grave, può presentare colorito cianotico per insufficiente ossigenazione dei tessuti.
Quali sono gli allergeni che causano più frequentemente le malattie allergiche?
- Gli acari della polvere domestica
- Pollini graminacee, alberi o erbe
- Alternaria alternata, spore di muffa
- Gatto ed altri animali domestici
La diagnosi passo per passo:
- Anamnesi
- Visita
- Prick test
- IgE sul sangue
- Spirometria
La diagnosi di malattia allergica si basa prevalentemente sulla storia clinica dei disturbi presentati dal bambino e sui risultati di indagini specifiche per confermare il sospetto clinico.
Per la diagnosi di allergia respiratoria sono sufficienti i test cutanei diagnostici eseguiti sulla cute del braccio (prick test); raramente si deve ricorrere ad esami del sangue (dosaggio delle IgE sieriche specifiche) per confermare la diagnosi di allergia respiratoria.
Il prick test consiste nell’applicazione sulla pelle del bambino di una goccia dell’allergene da testare, nel pungere la cute con una puntina sottile e osservare la reazione dopo 15 minuti. Se vi è reazione compare un pomfo di diametro superiore a 3 millimetri con o senza alone di arrossamento.
Per chi soffre di asma è assolutamente necessario eseguire i test di funzionalità respiratoria, spirometria, già a partire dai 5-6 anni
Qual è la terapia delle malattie allergiche ?
Ci deve essere un approccio globale che prevede una stretta collaborazione tra bambino-famiglia, scuola, pediatra di famiglia e centro specialistico per realizzare:
- l’allontanamento dell’allergene ed il controllo dei fattori ambientali,
- la terapia farmacologica per la rinite, congiuntivite ed asma
- l’educazione del bambino e della famiglia
- l’immunoterapia (vaccino per allergia), indicata solo in casi selezionati
Quali controlli fare per il bambino allergico?
- controlli periodici dal pediatra di famiglia
- controlli periodici presso Centri Specialistici perché e’ necessario eseguire periodiche rivalutazioni dei piani terapeutici e di controlli strumentali.
I BAMBINI ALLERGICI AI TEMPI DEL SARS-CoV-2
L’allergia nelle sue varie manifestazioni non rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di una infezione da Coronavirus né per un suo aggravamento. Importante eseguire regolarmente la terapia prescritta dall’allergologo ed effettuare i controlli necessari anche attraverso la telemedicina
Dott. Leonardo Loroni
Pediatra