L’orticaria in tutte le sue varietà cliniche si presenta con la comparsa di pomfi, variabili per numero, dimensione e localizzazione. I pomfi sono rilevatezze solide, circoscritte, eritematose, pruriginose e fugaci (ossia della durata di qualche minuto o ora) che ricordano la lesione lasciata dal “pizzico della zanzara”. Innumerevoli possono essere le cause di orticaria: farmaci, alimenti, additivi alimentari, aeroallergeni, agenti infettivi, agenti fisici (caldo e freddo o stimoli meccanici ad esempio), lattice.

Gli allergeni alimentari capaci di determinare orticaria sono estremamente numerosi. Sebbene la nostra dieta includa centinaia di alimenti, di solito un piccolo numero è responsabile di orticaria, ad esempio: latte, uova, arachidi, soia e frumento sono responsabili del 90% delle allergie ad alimenti nei bambini. Crostacei, frutta secca, pesce e arachidi sono invece responsabili del 85% delle reazioni negli adulti. Per la diagnosi di orticaria provocata da alimenti lo specialista si avvale di alcuni test clinici ed esami di laboratorio ma solo dopo avere attentamente e inuziosamente raccolto la storia clinica e anamnestica del paziente.

La dermatite erpetiforme di Duhring è una malattia cutanea intensamente pruriginosa che può insorgere solo in persone affette da celiachia. La dermatite erpetiforme si caratterizza per la comparsa di lesioni maculo-papulose, microvescicolose, orticarioidi, intensamente pruriginose, localizzate a livello delle superfici estensorie degli arti, gomiti e ginocchia, dei glutei e del dorso lombo-sacrale. L’insorgenza della dermatite, la cui diagnosi richiede spesso una biopsia cutanea con esame istologico, è influenzata da fattori genetici e ambientali e la sua completa risoluzione si ottiene con l’adozione di una dieta completamente aglutinata.

Dott.ssa Sara Minghetti

Dermatologa