Le emorroidi sono delle strutture anatomiche normalmente presenti all’interno del canale anale e svolgono alcune importanti funzioni: partecipano alla continenza, alla percezione dello stimolo evacuativo e alla lubrificazione del canale anale.

In condizioni fisiche normali la presenza delle emorroidi non viene avvertita, mentre in caso di infiammazione si potrebbe avvertire fastidio, dolore, bruciore, prurito o sanguinamento. Lo stato patologico delle emorroidi, chiamato patologia emorroidaria, può essere causato da molteplici fattori: eccessivi sforzi fisici, vita sedentaria, sforzi evacuativi, alimentazione scorretta, gravidanza, predisposizione genetica. Questi fattori, provocando un cedimento delle strutture presenti nell’ano, portano all’infiammazione e alla conseguente flessione verso l’esterno delle emorroidi.

Perdite ematiche, dolore e rigonfiamento sono i principali segni della patologia emorroidaria. E’ utile sottoporsi ad una visita specialistica proctologica già al comparire dei primi sintomi per distinguere la diagnosi da altre patologie benigne del canale anale ma anche da patologie tumorali.

La visita proctologica consiste nell’attenta raccolta della storia clinica e delle abitudini di vita del paziente (anamnesi) e nell’ispezione del pavimento pelvico e nell’esplorazione del canale anale tramite uno strumento chiamato anoscopio.

Per prevenire lo sviluppo della patologia emorroidaria è importante prestare attenzione ad una corretta alimentazione, seguendo una dieta ricca di fibre e bevendo almeno due litri d’acqua al giorno, condurre uno stile di vita sano e prestare particolare attenzione all’igiene della zona evitando l’utilizzo di prodotti “aggressivi”.

Quando si sviluppa la patologia emorroidaria, nella maggior parte dei casi è facile che si risolva il problema tramite terapia medica o semplicemente correggendo le abitudini alimentari e lo stile di vita. In alcuni casi invece è necessario ricorrere all’intervento chirurgico.

Dott. Pier Francesco Almerigi

Chirurgo