Con l’avanzare dell’età a volte subentrano difficoltà motorie legate a perdite dell’equilibrio o problematiche di tipo ortopedico o neurologico. La diminuzione della reattività dei principali organi di senso: vista, udito, sensibilità, aumentano il rischio di cadute nell’anziano.
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale, il fisioterapista può intervenire dal punto di vista riabilitativo poiché attraverso un idoneo programma può ridurre il rischio di cadute e di conseguenza fratture, complicanze e allettamento. L’esercizio terapeutico é volto a migliorare il tono muscolare, la mobilità articolare, la coordinazione e l’equilibrio attraverso esercizi mirati.
Una volta impostato un piano terapeutico personalizzato è opportuno continuare ad eseguire gli esercizi come mantenimento degli obiettivi raggiunti. A seconda dell’autonomia del paziente, gli esercizi possono essere eseguiti a domicilio eventualmente con la supervisione di un famigliare.
Oltre ad un corretto esercizio terapeutico mirato è fondamentale agire nelle abitudini del quotidiano per mantenere più a lungo un buon tono e trofismo muscolare.
Alcuni studi infatti dimostrano che elevati livelli di attività fisica aiutino a prevenire fratture spontanee e a mantenere la mobilità anche in pazienti affetti da patologie correlate.
Per esempio una passeggiata di circa 30 min al giorno può essere un’attività efficace per il mantenimento della mobilità.
Infine non vanno sottovalutati gli importanti effetti psicologici che ne derivano da una buona attività motoria.
Dott.ssa Caterina Bucci